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La potenza reattiva è uno degli argomenti più fraintesi nel mondo dell’energia. Molti clienti domestici non ne hanno mai sentito parlare, mentre altre categorie – come aziende e attività commerciali – spesso la ritrovano in bolletta e devono pagarla, senza sapere esattamente perché.
Questa guida spiega in modo semplice:
L’energia elettrica si divide in tre componenti:
Un esempio pratico:
Non produce lavoro, ma senza di essa molti apparecchi non funzionerebbero correttamente.
Nei sistemi elettrici, alcuni dispositivi (motori, pompe, compressori, neon, inverter) assorbono energia per creare campi magnetici. Questa energia magnetica non viene consumata: viene assorbita e poi restituita alla rete.
È quindi una forma di energia che oscilla tra impianto e rete.
La potenza reattiva serve dunque per:
Le utenze domestiche NON pagano la potenza reattiva.
I contatori residenziali monofase non misurano né tariffano questa componente.
Le utenze in bassa e media tensione non domestiche possono invece pagare la potenza reattiva se supera determinati limiti.
Perché la potenza reattiva occupa “spazio” nella rete elettrica, generando:
Quando un’azienda assorbe troppa potenza reattiva, causa disturbi sulla rete che il distributore deve compensare.
Gli addebiti scattano quando il cliente supera determinate soglie previste da ARERA.
La regola semplificata:
In pratica:
Gli strumenti principali per controllarla sono:
Apparecchi che compensano automaticamente la potenza reattiva.
Usati da:
Motori vecchi o inefficienti generano più potenza reattiva.
Carichi distribuiti male sulle fasi generano assorbimenti anomali.
Inverter vecchi e impianti neon tradizionali sono tra i maggiori responsabili.
Perché i consumi elettrici domestici sono troppo bassi per creare disturbi significativi alla rete.
Perché usano macchinari che richiedono campi magnetici (motori, pompe, compressori).
No, ma si può ridurre drasticamente.
Sì: molte aziende risparmiano centinaia di euro l’anno installando rifasatori corretti.
La potenza reattiva è una componente fondamentale della rete elettrica: non produce lavoro diretto, ma permette il funzionamento dei dispositivi magnetici. Le famiglie non la pagano, mentre aziende e attività commerciali possono essere soggette ad addebiti se la loro installazione non è correttamente rifasata.Con un impianto efficiente e un sistema di rifasamento adeguato, è possibile ridurre i costi e migliorare la qualità dell’energia utilizzata.